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Emorroidi esterne: contrastiamole con 5 rimedi utili

Pubblicato il 21 Settembre 2020.

Abbiamo problemi di emorroidi esterne infiammate? È naturale provare disagio e imbarazzo, ma niente paura: vediamo insieme cinque rimedi per contrastare questo disturbo.

Emorroidi o malattia emorroidaria? Scopriamo subito la differenza

Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto vascolare, fisiologicamente localizzati nella parte terminale del retto. Essi mantengono la continenza fecale e proteggono lo sfintere anale durante il passaggio delle feci, rendendo agevole l’evacuazione.

In particolari situazioni, le emorroidi possono gonfiarsi e infiammarsi, dando luogo ai sintomi della malattia emorroidaria. Quindi solitamente utilizziamo impropriamente il termine “emorroidi” in riferimento alla “malattia emorroidaria” o “patologia emorroidaria”.

Le emorroidi possono essere situate all’interno del retto (emorroidi interne) o sotto la cute intorno all’ano (emorroidi esterne).

Non sono ancora del tutto chiare le cause della patologia emorroidaria: si parla infatti di eziologia multifattoriale. È comunque possibile individuare tre motivi scatenanti:

Emorroidi: Scopri il grado di patologia
Conoscere la patologia emorroidaria è il primo passo per viverla serenamente. Con alcune semplici domande interattive e pochi clic, puoi iniziare a comprendere la gravità del disturbo e come trattarlo.
FAI IL TEST
  1. Indebolimento del tessuto del canale anale.
  2. Alterazione del flusso sanguigno.
  3. Traumi a carico della mucosa rettale.

Inoltre, è possibile individuare alcuni fattori predisponenti, come ad esempio:

 

Contrastiamo la patologia emorroidaria con 5 rimedi utili

Non lasciamo che i problemi di emorroidi esterne influenzino negativamente la nostra quotidianità. Ecco cinque pratiche per contrastare e prevenire questo disturbo.

CORREGGERE IL PROPRIO REGIME ALIMENTARE

Cosa inserire e cosa rimuovere dalla dieta? Vediamo come valutare le proprietà dei cibi:

CIBI RICCHI DI FIBRE. Se il nostro disturbo emorroidario è imputabile alla stipsi, via libera a frutta, ortaggi di stagione e alimenti integrali. Le fibre contribuiranno a promuovere il transito intestinale, agevolando l’espulsione di feci morbide.

ALIMENTI E BEVANDE AD AZIONE ASTRINGENTE. Tè, limone, banane poco mature, carote crude, riso e pasta in bianco: se il nostro disturbo emorroidario è dovuto alla diarrea, cibi e bevande ad azione astringente contribuiranno ad arginare gli episodi di feci liquide.

ALIMENTI E BEVANDE AD AZIONE IRRITANTE. Per non aggravare l’infiammazione locale, è opportuno rimuovere dalla dieta alcolici e superalcolici, bibite gassate, dolciumi industriali, cibi fritti, insaccati salati, spezie piccanti.

IDRATAZIONE FREQUENTE. Sarà importante garantire al nostro organismo un apporto idrico di almeno 1,5/2 litri al giorno. In questo modo agevoleremo il naturale transito intestinale, facilitando l’espulsione delle feci.

UTILIZZARE UN PRODOTTO ANTIEMORROIDARIO AD USO LOCALE

È possibile agire sui sintomi del disturbo con un trattamento farmacologico ad uso locale. Su consiglio del medico e/o del farmacista, possiamo utilizzare una crema per emorroidi a base di principi attivi medicinali con proprietà antinfiammatoria, antipruriginosa e anestetica locale per attenuare la sintomatologia specie in fase acuta e ritrovare freschezza e sollievo.

Se preferiamo un approccio senza medicinale, è possibile utilizzare un gel per emorroidi ad uso locale e a base di componenti naturali con formulazione lenitiva, emolliente e rigenerante, per ridurre i fastidiosi sintomi della patologia emorroidaria, dare sollievo e freschezza e favorire i naturali processi di riparazione dei tessuti.

FARE MOVIMENTO

L’inattività è nemica di una buona circolazione sanguigna. Non fare mai sport o stare troppo tempo seduti sul WC potrebbe rallentare il flusso sanguigno e causare ristagno venoso, aggravando il gonfiore. Discipline quali yoga, nuoto e ginnastica dolce sono consigliate.

Meglio invece evitare sport che sollecitino eccessivamente il pavimento pelvico, come ad esempio ciclismo, equitazione, vogatore e bodybuilding in genere. L’eccessiva pressione sui vasi sanguigni emorroidari potrebbe aggravare la situazione locale.

PRATICARE BAGNI DI ACQUA TIEPIDA

Possiamo cercare di allentare la sintomatologia fastidiosa facendo un semicupio, cioè riempiendo il bidet con acqua tiepida, immergendo interamente la zona perineale per una decina di minuti.

L’acqua tiepida indurrà un rilassamento della muscolatura ano- rettale, diminuendo lo strozzamento dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione negli stessi e facilitando il ritorno venoso.

Attenzione a non utilizzare l’acqua fredda o il ghiaccio. Infatti, le basse temperature a contatto con l’area ano-rettale infiammata possono aggravare la pressione sui vasi sanguigni e provocare una contrazione dello sfintere anale, con conseguente intensificazione del dolore e della sintomatologia.

EFFETTUARE UNA CORRETTA IGIENE INTIMA

Evitiamo lavaggi troppo frequenti e sfregamento con la carta igienica, per non irritare ulteriormente la mucosa anale. Prediligiamo un detergente delicato, diluito in acqua tiepida.

Il detergente scelto dovrà rispettare il fisiologico pH cutaneo ed essere privo di sostanze potenzialmente allergizzanti, come coloranti o agenti schiumogeni. Asciughiamoci tamponando con un tessuto naturale, come ad esempio lino o cotone.

Queste sono indicazioni di carattere generale. Se desideriamo ulteriori consigli, possiamo rivolgerci al medico e/o al farmacista.

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