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PREVENZIONE DELLE
EMORROIDI ESTERNE

Alcuni di noi sono interessati da uno sgradevole disturbo, l’infiammazione delle emorroidi esterne. In questo caso si parla di malattia o patologia emorroidaria: possono comparire sintomi sgradevoli. Non lasciamo che questo disturbo si ripresenti e rovini le nostre giornate: oltre a un trattamento per emorroidi esterne e ad alcuni consigli per alleviare i sintomi, è possibile seguire qualche suggerimento di prevenzione. Capiamo meglio.

Emorroidi esterne infiammate e malattia emorroidaria

Le emorroidi sono morbidi cuscinetti di tessuto fortemente vascolarizzato, fisiologicamente situate nel canale anale, in grado di gonfiarsi e sgonfiarsi attraverso l’afflusso e il deflusso di sangue al loro interno. 

La funzione delle emorroidi è mantenere la continenza fecale e proteggere lo sfintere anale durante l’evacuazione. In condizioni normali non avvertiamo la presenza delle emorroidi, ma una loro infiammazione può provocare una fastidiosa sintomatologia.

In particolare, le emorroidi esterne sono visibili a occhio nudo e si presentano come rigonfiamenti morbidi al tatto. Sono situate sotto la pelle che circonda l’ano, al di sotto di una linea ideale che separa il retto dall’ano, detta “linea dentata”.

Quando le emorroidi esterne sono infiammate e sintomatiche, si parla di malattia o patologia emorroidaria. L’origine del disturbo è multifattoriale, ma è tuttavia possibile riconoscere tre motivi principali, come l’indebolimento del tessuto del canale anale, una variazione del flusso sanguigno ed eventuali traumi a carico della mucosa rettale.

Vi sono poi altri fattori che possono predisporre alla comparsa della malattia emorroidaria: predisposizione familiare, stitichezza cronica, sedentarietà, sforzi eccessivi, gravidanza, stare in piedi per lungo tempo, stare troppo a lungo seduti sul wc, etc.

Dal punto di vista clinico, le emorroidi vengono classificate in base alla gravità:

  • Primo grado: lieve aumento della congestione emorroidaria interna senza fuoriuscita dal canale anale (prolasso).
  • Secondo grado: in questo caso, la congestione delle emorroidi aumenta, con una fuoriuscita dei cuscinetti che tende a ridursi e a rientrare in modo spontaneo.
  • Terzo grado: la congestione emorroidaria si fa seria, con fuoriuscita/prolasso esterno che può essere fatto rientrare solo manualmente.
  • Quarto grado: prolasso esterno permanente, non riducibile.

Quale trattamento è previsto in caso di emorroidi esterne?

In caso di emorroidi severe (terzo e quarto grado) il medico potrebbe valutare un intervento ambulatoriale o chirurgico. In caso di malattia emorroidaria non grave, l’approccio è conservativo e prevede alcune pratiche:

  • Effettuare una corretta igiene intima
  • Fare bagni di acqua tiepida (semicupi)
  • Utilizzare un cuscino ortopedico
  • Limitare cibi e bevande ad azione irritante
  • Utilizzare un prodotto antiemorroidario ad uso locale, per agire sui sintomi e attenuarli.

Vediamo adesso alcuni suggerimenti di prevenzione delle emorroidi esterne.

Prevenzione delle emorroidi esterne: alcune buone abitudini e pratiche utili

In caso di emorroidi esterne, la prevenzione include buone abitudini, uno stile di vita regolare e una equilibrata alimentazione. Alcune pratiche sono valide anche come trattamento in fase acuta del disturbo:

Scegliamo un detergente intimo delicato

Evitiamo prodotti aggressivi, che potrebbero favorire la comparsa del disturbo. Ecco come dovrebbe essere un detergente equilibrato:

  • Azione antibatterica, che non danneggi o alteri il delicato film idrolipidico cutaneo, in una zona particolarmente sensibile.
  • Formulazione delicata, che non alteri la normale acidità delle mucose e la fisiologica flora microbica. 
  • Non schiumogeno, facilmente risciacquabile.
  • Privo di alcool o profumazioni forti, poiché potrebbero provocare allergie e acuire o favorire l’infiammazione della mucosa a livello locale.

Non utilizziamo mai il detergente intimo a diretto contatto con la pelle: potrebbe essere troppo concentrato. Meglio diluire il detergente in acqua tiepida, per un’azione non aggressiva e rispettosa della delicata cute nella zona ano-rettale.

Seguiamo un’alimentazione ben bilanciata

Ecco come comportarsi:

  • Cibi ricchi di fibre. Se il nostro disturbo emorroidario è dovuto alla stitichezza, via libera a frutta, ortaggi di stagione, legumi e alimenti integrali. Le fibre contribuiranno a facilitare il transito intestinale, agevolando l’evacuazione.
  • Proteine di carne e pesce. Carne bianca, pesce sono indicati, meglio se cucinati a vapore, alla griglia, al forno e non fritti.
  • Yogurt. È un alimento ad azione equilibrante e può favorire il regolare transito intestinale, utile in caso di stitichezza.
  • No ad alimenti con azione irritante. Per non favorire l’infiammazione della mucosa locale, è opportuno limitare o evitare cibi fritti, insaccati salati, spezie piccanti, cioccolata, caffè, alcolici.
  • Idratazione frequente. Bere almeno un litro e mezzo al giorno è importante per facilitare il naturale transito intestinale e la normale evacuazione.

Utilizziamo un trattamento antiemorroidario ad uso locale

Come trattamento di mantenimento e prevenzione, è possibile utilizzare un gel senza medicinali, con formulazione emolliente, protettiva e idratante a base di componenti quali aloe, olio di jojoba e acido ialuronico. L’effetto combinato di questi tre componenti può offrire un rapido sollievo da dolore, prurito e bruciore, protegge e lubrifica la zona anale, favorendo i naturali processi di riparazione dei tessuti

Evitiamo lunghe sedute sul wc e non reprimiamo lo stimolo a evacuare

Cerchiamo di ridurre il tempo trascorso sul wc. Infatti, stando troppo seduti può verificarsi un aumento della pressione sulle vene emorroidarie, con possibile rigonfiamento e infiammazione dei gavoccioli. Inoltre, cerchiamo di assecondare lo stimolo a evacuare, senza trattenerlo o rimandare l’evacuazione perché “non abbiamo tempo”.

Facciamo un po’ di moto

Muoversi e mantenere uno stile di vita attivo è sempre un valido consiglio anche in caso di emorroidi. Infatti, la sedentarietà può contribuire a rallentare la circolazione: una cattiva circolazione può favorire la malattia emorroidaria. Attività quali yoga, nuoto e ginnastica dolce sono consigliate. Anche una semplice passeggiata quotidiana di 20- 30 minuti può favorire il ritorno venoso e assecondare la peristalsi intestinale.


La linea Proctosoll ha un rimedio per ogni grado della patologia emorroidaria.

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