
Come affrontare le emorroidi esterne superando imbarazzo e disagio
Molti di noi, nel corso della propria vita, si trovano a dover affrontare con difficoltà i problemi e i fastidi legati alla comparsa di emorroidi esterne. Spesso proviamo vergogna: non è sempre facile riuscire a comunicare il nostro malessere per poter chiedere aiuto, ma farlo è importante per evitare che il nostro disturbo si possa aggravare.
Le emorroidi sono strutture vascolari del canale anale preposte al mantenimento della continenza fecale. Quando gonfie o infiammate, le emorroidi danno luogo alla malattia emorroidaria. Alla formazione delle emorroidi esterne concorrono diversi fattori, tra cui il principale consiste in un indebolimento del tessuto che sostiene e mantiene in sede le emorroidi, le quali possono quindi scendere lungo il canale rettale fino a uscire dall’ano. Tale alterazione può avere luogo ogni volta che si determina un aumento della pressione a carico della zona ano-rettale: sedentarietà, stipsi, diarrea, gravidanza.
Oltre ai casi di emorroidi interne, è possibile trattare le emorroidi esterne non complicate con rimedi palliativi ad alto potere lenitivo e con una corretta igiene intima, parallelamente a un approccio farmacologico. L’adozione di un adeguato regime alimentare e di uno stile di vita che includa un regolare esercizio fisico sono buone abitudini che possiamo intraprendere per prevenire l’insorgenza della malattia emorroidaria.
Sfatare il tabù e gestire le emorroidi esterne come un problema diffuso: si può?
Il disturbo emorroidario è spesso vissuto con imbarazzo, per via della parte del corpo che ne è interessata. Provando disagio, affrontiamo con timore la visita medica specialistica: la soggezione verso una figura professionale che ci coglierà inermi di fronte al nostro problema contribuisce a rimandare gli accertamenti clinici, trascurando così un disturbo che potrebbe aggravarsi.
È importante affrontare la malattia emorroidaria tempestivamente, per intervenire quando la situazione è ancora facilmente risolvibile. Accantonare il disturbo e disinteressarcene potrebbe condurre a una patologia di entità più severa, oltre che a trascinarci una sintomatologia fastidiosa e disagevole. Il medico specialista saprà affiancarci con professionalità e garbo, aiutandoci a superare ritrosia e vergogna.