
Emorroidi congeste: ecco 3 abitudini nemiche del sollievo
Le emorroidi congeste possono essere davvero molto fastidiose. La sintomatologia associata alla malattia emorroidaria è varia e può debilitarci notevolmente, alterando la qualità della nostra vita. In particolare, ci sono alcune abitudini sbagliate che possono peggiorare il nostro problema. Scopriamo quali e come correggerle.
Lunghe sedute sul wc e problemi di stipsi: quale nesso?
Molti di noi, specie chi soffre di stipsi, hanno il vizio di sedersi sul wc e dedicarsi ad alcune attività: leggere quotidiani, sfogliare riviste, utilizzare il tablet o lo smartphone. È vero che spesso è difficile riuscire ritagliare tempo da dedicare a se stessi, e chiudersi in bagno può rivelarsi l’unico momento di tranquillità. Tuttavia, spesso sottovalutiamo quanto quest’abitudine possa danneggiarci.
Infatti, la posizione seduta sulla ciambella del wc può aggravare la pressione sul plesso emorroidario, rallentando la circolazione sanguigna e peggiorando dolore e bruciore delle emorroidi congeste.
Dobbiamo cercare di agevolare l’evacuazione, senza reprimere lo stimolo o, al contrario, senza forzare questa azione. Infatti, il rischio è che insorga un prolasso della mucosa rettale. La fuoriuscita dei cuscinetti emorroidari dal canale anale si manifesta con una sintomatologia fastidiosa: prurito, bruciore, possibile sanguinamento, evacuazioni dolorose, sensazione di pesantezza a livello anale.
Impacchi di ghiaccio: evitiamoli, possono aggravare la sindrome emorroidaria
Le emorroidi congeste ci rendono la vita davvero complicata, impedendoci azioni normali, come quella di sederci. Quando gonfiore e dolore diventano insopportabili, istintivamente prepariamo del ghiaccio da applicare sulla zona anale, per dare sollievo alla nostra condizione.
Il ghiaccio ha un temporaneo effetto anestetizzante sul dolore, ma dopo poco tempo… Vediamo le stelle! Questo accade perché l’azione del ghiaccio sulle emorroidi provoca un aumento del tono dello sfintere, favorendo la vasocostrizione, ossia il restringimento dei vasi sanguigni.
Le vene diminuiscono di diametro, contraendosi a contatto col ghiaccio. La pressione sanguigna sui vasi emorroidari aumenta notevolmente, peggiorando la congestione del plesso emorroidario: il dolore che proviamo potrebbe acuirsi sensibilmente.
Un prodotto antiemorroidario ad applicazione locale può venirci in aiuto: possiamo applicare una crema o un gel direttamente sulla zona interessata, per dare sollievo e ridurre il fastidio.
Consumo di cibi grassi, salati e fritti: perché evitarlo?
Soffriamo di emorroidi congeste e siamo consumatori di cibo- spazzatura? Scopriamo subito gli effetti negativi di questi cibi nostra situazione locale:
- Cibi elaborati e grassi. Assumere questo tipo di cibi comporta un aumento dei livelli del cosiddetto “colesterolo cattivo” (LDL) il quale, nel lungo periodo, può depositarsi sulle pareti vascolari accelerando eventuali processi infiammatori, con possibile formazione di placche aterosclerotiche a danno della circolazione sanguigna. Infiammazione locale e circolazione rallentata possono favorire la patologia emorroidaria. Meglio dunque limitare il consumo di formaggi grassi, grassi animali (lardo, pancetta, burro), carni rosse lavorate, insaccati e dolciumi industriali.
- Cibi fritti. Oli e condimenti cotti ad alte temperature, alimenti impanati e fritti come quelli preparati in rosticceria, potrebbero comportare un aumento del peso, un rallentamento della digestione e della peristalsi intestinale, con conseguente possibile rischio di stipsi e infiammazione a livello ano-rettale.
- Cibi salati. Per via dello stesso effetto dei cibi ricchi di grassi, consumare alimenti molto salati può causare problemi al sistema cardiovascolare, con possibile infiammazione e dilatazione dei vasi emorroidari nel lungo periodo.
Correggiamo le cattive abitudini per ridurre la sindrome emorroidaria
Per contrastare le emorroidi congeste e la sintomatologia associata potremo iniziare correggendo le nostre cattive abitudini. Cominciamo con tre buone regole:
- Contrastare la sedentarietà e assecondare lo stimolo a evacuare. Siamo obbligati a un lavoro sedentario? Stiamo troppe ore sul wc? Non pratichiamo nessuno sport? È fondamentale attivare una buona circolazione sanguigna, per favorire il ritorno venoso e alleggerire la pressione sul plesso emorroidario. Quando siamo a lavoro, cerchiamo di sgranchirci le gambe di tanto in tanto. Evitiamo lunghe sedute sul wc: non ritardiamo l’evacuazione, né forziamola. Abituiamoci a fare passeggiate frequenti, di almeno 30 minuti l’una. Muoverci favorirà la circolazione sanguigna e agevolerà il transito intestinale, contrastando ristagno fecale e stipsi.
- Praticare dei bagni di acqua tiepida. Per non peggiorare la patologia emorroidaria, pratichiamo semicupi o bagni derivativi, immergendo completamente la zona ano- rettale per una decina di minuti. L’acqua tiepida induce un rilassamento della muscolatura perineale, alleggerendo la congestione, migliorando la circolazione nei vasi sanguigni emorroidari e agevolando il ritorno venoso.
- Seguire una dieta varia ed equilibrata. Sì a fibre e un apporto idrico di almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno. Verdura fresca e frutta di stagione non dovranno mancare nella nostra alimentazione, così come frutta secca e legumi in quantità bilanciate. Anche pesce magro, pollame e yogurt ci garantiranno una valida nutrizione senza peggiorare la situazione locale. Scegliamo cotture leggere (bollitura, cottura a vapore, al forno, alla piastra).
Queste indicazioni non sostituiscono il rapporto medico- paziente. Per ulteriori consigli, rivolgiamoci al nostro medico di fiducia.