
Rimedi per emorroidi esterne facendo sport: consigli per l’atleta.
Praticare una regolare attività fisica è molto utile per contrastare l’insorgenza di emorroidi esterne non complicate. Se la malattia emorroidaria è già conclamata, dovremo adottare alcuni validi rimedi per emorroidi esterne facendo sport senza rinunciare alla nostra passione sportiva, purché si tratti di discipline non troppo stressanti per la muscolatura addominale e perineale. Vediamo come agire.
Indice
Il giusto approccio ad alcuni sport in caso di emorroidi infiammate
Uno tra gli sport più praticati, sia in estate che in inverno, è il ciclismo. Si tratta tuttavia di uno sport poco indicato se siamo interessati da emorroidi esterne in fase acuta, a causa della notevole pressione esercitata sul pavimento pelvico, il cui plesso emorroidario può subire ulteriori lesioni aggravando la situazione.
Per riuscire ad andare in bicicletta ed evitare recidive della malattia emorroidaria, è possibile acquistare un sellino specifico con imbottitura adeguata al tipo di percorso che si intende affrontare: l’imbottitura sarà maggiore nell’attività fuoristrada, dove i traumi sono più frequenti ed intensi; un’imbottitura più leggera è invece raccomandata per affrontare itinerari su un tracciato pianeggiante, per contrastare gli effetti della prolungata compressione sull’area da proteggere.
Il bodybuilding e molte degli esercizi praticati in palestra contribuiscono a peggiorare la situazione locale, causando traumi e microtraumi a livello dei vasi emorroidari e alterazione del fisiologico flusso sanguigno. Uno sforzo ginnico intenso sollecita eccessivamente la muscolatura del pavimento pelvico, contribuendo indebolire il ritorno venoso con conseguente, possibile prolasso emorroidario, cioè fuoriuscita dei cuscinetti emorroidari dal canale anale.
Se desideriamo continuare a praticare sport, meglio preferire discipline aerobiche (cioè discipline di resistenza). Camminata, nuoto, ginnastica dolce, stretching dolce sono attività praticabili. L’esercizio aerobico, infatti, contribuirà a rafforzare il muscolo cardiaco e i muscoli della respirazione, conducendo a una migliore circolazione sanguigna e a una riduzione della pressione.
Quale abbigliamento scegliere per la pratica sportiva?
Scegliamo con attenzione il nostro vestiario, seguendo queste linee guida:
- Preferire cotone e fibre naturali, specie per la biancheria intima: tali tessuti favoriscono la fisiologica traspirazione della cute, assorbono il sudore ed evitano che il calore generato dai movimenti atletici crei un ambiente favorevole alla proliferazione di germi, con conseguenti, possibili infezioni e peggioramento della malattia emorroidaria.
- Evitiamo tessuti sintetici che potrebbero scatenare irritazioni o reazioni allergiche, aggravando la situazione locale.
- Scegliere indumenti intimi di colore bianco. Infatti, i coloranti artificiali di cui sono imbevuti i tessuti colorati potrebbero rilasciare sostanze nocive molto dannose per la pelle, con conseguente sviluppo di reazioni allergiche.
- Indossare sempre abiti comodi, che non comprimano l’area pelvica e ano-rettale, causando irritazioni e rallentando la circolazione sanguigna, con un peggioramento della malattia emorroidaria. Evitiamo dunque capi stretti o aderenti in favore di indumenti più morbidi e confortevoli.
Siamo sportivi? Preveniamo la patologia emorroidaria con alcune pratiche
Regola preziosa per chi si allena è non strafare. Se abbiamo avuto la patologia emorroidaria o siamo soggetti a questo disturbo, seguiamo uno stile di vita regolare. Ecco tre accorgimenti di prevenzione:
- Alternare equilibrio e riposo. Durante gli allenamenti, è importante intervallare l’attività motoria con regolari pause, evitando al contempo non solo eccessivi stress fisici, ma anche periodi di inattività troppo lunghi. Lo scopo sarà sia prevenire ulteriori affaticamenti alla ripresa dell’allenamento, sia evitare di alterare la circolazione sanguigna, fattore di rischio per le emorroidi patologiche.
- Curare l’igiene intima. Dopo lo sport è necessaria un’accurata detersione della zona ano-genitale, per evitare che il sudore e l’attrito del pavimento pelvico con superfici dure possano causare riscaldamento e irritazione, con una manifestazione della sindrome emorroidaria.
- Seguire una dieta equilibrata con il giusto apporto di acqua e fibre: stipsi e diarrea possono aggravare l’infiammazione del plesso emorroidario, spesso già compromesso dalla sollecitazione del pavimento pelvico durante le sessioni sportive.
Se desideriamo maggiori consigli possiamo rivolgerci a un medico proctologo, che è lo specialista di riferimento per la patologia emorroidaria.