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Trattamento per
emorroidi sanguinanti

Il sanguinamento può essere una fastidiosa conseguenza della patologia emorroidaria. Una eventuale rottura delle emorroidi può causare la fuoriuscita di qualche traccia di sangue rosso vivo. Niente paura, non è nulla di grave: è possibile applicare un trattamento per emorroidi sanguinanti, utile ad attenuare i sintomi, e seguire alcuni, semplici accorgimenti pratici. Vediamo insieme cosa fare.

Malattia emorroidaria ed emorroidi sanguinanti

Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto vascolare che contribuiscono al mantenimento della continenza e all’evacuazione. Sono una componente anatomica del canale anale. In condizioni normali non ci accorgiamo della loro presenza, ma quando diventano patologiche possono causare disagio e alcuni sintomi fastidiosi.

In particolare, le emorroidi sanguinanti sono una conseguenza della malattia emorroidaria: il sanguinamento avviene in seguito alla rottura delle emorroidi, soprattutto dopo una evacuazione difficoltosa.

Quando le emorroidi sono infiammate, si parla di malattia o patologia emorroidaria, che può provocare una fastidiosa sintomatologia. 

La patologia emorroidaria ha un’origine multifattoriale, tuttavia è comunque possibile individuare tre cause principali: indebolimento del tessuto del canale anale che provoca lo scivolamento dei cuscinetti fuori dal canale anale (prolasso); un’alterazione del flusso sanguigno che può causare gonfiore; traumi a carico della mucosa rettale, specie dopo l’evacuazione.

Inoltre, svariate condizioni e fattori possono favorire la comparsa di malattia emorroidaria: familiarità, stitichezza, sedentarietà, sforzi eccessivi, gravidanza, stazione eretta prolungata, lunghe sedute sul wc.

Solitamente, le emorroidi vengono classificate in base alla gravità:

  • Primo grado: si manifesta un leggero aumento della congestione emorroidaria interna senza prolasso (fuoriuscita dal canale anale).
  • Secondo grado: la congestione emorroidaria aumenta, con prolasso esterno che solitamente rientra spontaneamente.
  • Terzo grado: insorge una significativa congestione emorroidaria con prolasso esterno che può essere ridotto solo manualmente.
  • Quarto grado: il prolasso esterno è definitivo e non più riducibile.

Perché può comparire il sanguinamento?

Il sanguinamento è dovuto alla rottura dei vasi sanguigni emorroidari. Infatti, i cuscinetti emorroidari sono attraversati da numerosi vasi sanguigni. È possibile che le emorroidi infiammate si rompano e fuoriesca del sangue. 

Ciò accade per via dello sfregamento e della pressione sul plesso emorroidario, soprattutto durante l’evacuazione. Non dobbiamo spaventarci, perché non si tratta di un sanguinamento emorragico, ma di poche tracce ematiche di colore rosso vivo.

Quale trattamento per emorroidi sanguinanti è consigliato?

Se sono presenti emorroidi sanguinanti, il trattamento dipende dal grado di patologia e dalla propria situazione individuale. Il nostro medico di fiducia ci darà ragguagli e ci indirizzerà da uno specialista, se necessario.

Emorroidi di terzo e quarto grado? Può essere necessario un intervento ambulatoriale o chirurgico:

  • A livello ambulatoriale vengono solitamente proposte pratiche come la legatura elastica, che consiste nel legare un piccolo anello elastico alla base dell’emorroide, bloccando il flusso sanguigno e facendo cadere il cuscinetto emorroidario.
  • A livello chirurgico può essere praticata una emorroidectomia, cioè la rimozione dei gavoccioli emorroidari, lasciando che le ferite guariscano spontaneamente.

Nei casi lievi di malattia emorroidaria, possono essere applicati trattamenti per alleviare i sintomi

È possibile intervenire tempestivamente sui sintomi del disturbo emorroidario con un prodotto ad uso locale, che agisca attenuando la sintomatologia. Su consiglio del medico o del farmacista, è possibile scegliere una linea di prodotti per ogni fase del disturbo emorroidario, in base alle proprie necessità. 

Ad esempio, possiamo utilizzare un farmaco di automedicazione per emorroidi in crema, per ridurre infiammazione, dolore e gonfiore, utile in fase acuta. C’è anche la possibilità di utilizzare un gel per emorroidi senza medicinali con formulazione emolliente e protettiva, per ridurre i fastidiosi sintomi della patologia emorroidaria e favorire i processi di riparazione dei tessuti, utile anche come mantenimento e prevenzione.

Rimedi pratici e quotidiani per attenuare il disagio

Vediamo come trattare le emorroidi sanguinanti con altri rimedi utili:

Igiene intima scrupolosa e delicata

Evitiamo strofinamenti vigorosi con la carta igienica: ricordiamo che le emorroidi possono rompersi per eccessivo sfregamento, oltre che per il passaggio doloroso e faticoso delle feci. Pratichiamo una corretta igiene intima tamponando delicatamente la zona ano- rettale con la carta igienica. 

In caso di sanguinamento delle emorroidi esterne, tamponiamo delicatamente con una garza sterile, per assorbire eventuali tracce ematiche. Anche le emorroidi interne possono sanguinare: ricordiamo di tenere sempre pulita la zona ano- rettale, rimuovendo eventuali tracce ematiche. Lo scopo è prevenire possibili infezioni.

Per quanto riguarda la detersione, scegliamo un prodotto delicato, diluito in acqua tiepida. Il detergente dovrà rispettare il fisiologico pH cutaneo ed essere privo di allergeni, come per esempio coloranti o agenti schiumogeni. Asciughiamoci tamponando delicatamente con carta assorbente usa e getta.

L’acqua tiepida può aiutare

Per attenuare eventuali dolore, prurito e bruciore, riempiamo il bidet con acqua tiepida e immergiamo interamente la zona ano- rettale per una decina di minuti.

L’acqua tiepida contribuirà a rilassare la muscolatura ano- rettale, allentando lo strozzamento dei vasi sanguigni, favorendo la circolazione e facilitando il ritorno venoso.

Non utilizziamo acqua fredda o ghiaccio, perché il sollievo sarà solo temporaneo. Infatti, utilizzare il ghiaccio sulle emorroidi gonfie e infiammate può determinare un aumento del tono dello sfintere anale, promuovendo la vasocostrizione, cioè il restringimento dei vasi sanguigni emorroidari per via della basse temperature.

In questa situazione, la pressione sanguigna a livello locale aumenta considerevolmente, accentuando la congestione del plesso emorroidario.

Evitiamo alimenti che possono peggiorare l’irritazione della mucosa locale

Anche l’alimentazione può contribuire a tenere a bada il problema. Cerchiamo di evitare:

  • Alimenti ad azione irritante, che possono provocare infiammazione, vasodilatazione e possibile comparsa del disturbo: no ad alcune spezie piccanti, cioccolato, caffè, insaccati salati, alcolici e superalcolici.
  • Alimenti ad azione astringente: tè, limone, patate, banane poco mature potrebbero peggiorare un disturbo emorroidario provocato da stitichezza ed evacuazioni difficoltose.
  • Alimenti con azione lassativa. Il problema emorroidario potrebbe essere acuito dalla diarrea, a causa del passaggio di feci liquidi e abbondanti che possono aggravare l’infiammazione della mucosa locale. Sarà utile limitare o evitare il consumo di caffè. Introduciamo con moderazione anche i legumi, ricchi di fibre.

Un’alimentazione ben bilanciata, valida anche come prevenzione delle emorroidi sanguinanti, include: 

  • Frutta e verdura in quantità adeguate, per regolarizzare le funzioni intestinali; 
  • Legumi, alimenti integrali (con moderazione in base al disturbo); 
  • Proteine di carne e pesce;
  • Yogurt;
  • Acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, per contribuire ad ammorbidire le feci in modo da facilitarne l’espulsione.

Cerchiamo di evitare la sedentarietà

L’ideale è mantenere uno stile di vita attivo facendo qualche moderata passeggiata quotidiana, anche solo venti minuti o una mezzora al giorno. Anche attività come nuoto, ginnastica dolce o yoga possono essere indicate.


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