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Comparsa di emorroidi esterne in gravidanza: quali aspetti valutare

Pubblicato il 13 Aprile 2016.

La comparsa di emorroidi esterne durante la gravidanza interessa molte donne: non ha conseguenze per il feto, ma è accompagnata da una sintomatologia fastidiosa. Spesso è difficile, per una futura mamma, vivere con serenità un periodo così delicato ed emozionante come quello della gravidanza, se subentra il disagio delle emorroidi esterne. Conoscerne cause e sintomi è il primo passo per prevenire e affrontare il disturbo.

A cosa può essere dovuta la comparsa della patologia emorroidaria?

Sono state avanzate numerose ipotesi circa l’origine della malattia emorroidaria.: le più accreditate sono l’aumento del volume del sangue nei plessi emorroidari e il cedimento dei tessuti connettivi.

I fattori di rischio comprendono l’irregolarità intestinale e tutte le condizioni che determinano un aumento della pressione endoaddominale, come appunto la gravidanza, e la stipsi.

In particolare, quali fattori valutare circa l’insorgenza di emorroidi esterne in gravidanza?

Soprattutto durante il terzo trimestre di gestazione, si verifica un sensibile aumento volumetrico dell’utero che comprime l’intestino e i vasi emorroidari, provocandone dilatazione e indebolimento.

Emorroidi: Scopri il grado di patologia
Conoscere la patologia emorroidaria è il primo passo per viverla serenamente. Con alcune semplici domande interattive e pochi clic, puoi iniziare a comprendere la gravità del disturbo e come trattarlo.
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L’incremento dei livelli di estrogeni e progesterone, inoltre, tende a rilassare le pareti intestinali provocando un rallentamento della peristalsi e una maggiore difficoltà ad evacuare, con episodi di stipsi. Lo sforzo esercitato al momento dell’evacuazione può favorire il prolasso delle emorroidi fuori dal canale anale.

Il ristagno del sangue venoso e la debolezza vascolare possono provocare una dilatazione dei vasi sanguigni che, a livello anale, possono provocare il rigonfiamento e la fuoriuscita delle emorroidi.

Al momento del parto si può verificare un’intensificazione della sintomatologia emorroidaria, specialmente durante la fase espulsiva: maggiore sarà la sua durata, più probabile sarà l’insorgenza di crisi emorroidaria post-partum, una condizione che tende a risolversi nell’arco di qualche giorno.

Quali sono i segni e i sintomi delle emorroidi esterne in gravidanza? Come affrontarli?

Le emorroidi esterne si presentano come un doloroso rigonfiamento, di colore rosso o bluastro, accompagnato da sanguinamento e, più raramente, da episodi trombotici.

Non lasciamo che i fastidiosi sintomi della malattia emorroidaria rovinino la nostra gravidanza: per ridurre il rischio di sviluppare la malattia è sufficiente seguire un regime alimentare ricco di acqua e fibre e praticare una leggera attività fisica, anche 20/30 minuti di passeggiata al giorno, che favorisce la circolazione del sangue e la naturale motilità intestinale. Se desideriamo ulteriori indicazioni per vivere la gestazione con maggiore tranquillità, chiediamo consiglio al nostro medico di famiglia o al nostro ginecologo.

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