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Prolasso emorroidario: come agire riducendo il disagio

Pubblicato il 3 Aprile 2017.

Prolasso emorroidario: di cosa parliamo? Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto fortemente vascolarizzato, fisiologicamente presenti nel canale anale e necessari alla continenza delle feci.

Per varie ragioni i cuscinetti emorroidari possono aumentare di volume, con cedimento del tessuto connettivo di sostegno. Ciò determina lo scivolamento delle emorroidi nel canale anale e la loro fuoriuscita durante l’evacuazione, causando il prolasso emorroidario.

Per meglio definire e valutare la nostra situazione dovremo rivolgerci a un medico specialista e sottoporci a una visita proctologica. La valutazione del prolasso deve essere molto scrupolosa, ed effettuata sia a riposo che sotto ponzamento (sforzo defecatorio o sforzo dello spingere), poiché è dall’entità del prolasso che dipenderà in larga misura la scelta della terapia adeguata.

Cosa fare in caso di prolasso emorroidario non grave

Se siamo interessati da emorroidi esterne non complicate, non dobbiamo preoccuparci. Fino al secondo grado della patologia emorroidaria, il prolasso non è che in fase iniziale, e non saranno necessarie manovre manuali o interventi chirurgici per ridurlo.

Parallelamente a un trattamento farmacologico indicato dal medico, ciò che possiamo fare è adottare alcune misure per alleviare il disagio della malattia emorroidaria e cercare di prevenire il problema. Ecco alcuni consigli:

Emorroidi: Scopri il grado di patologia
Conoscere la patologia emorroidaria è il primo passo per viverla serenamente. Con alcune semplici domande interattive e pochi clic, puoi iniziare a comprendere la gravità del disturbo e come trattarlo.
FAI IL TEST
  • Alimentazione adeguata. Seguiamo un regime alimentare con un equilibrato apporto di fibre, verdura e frutta. Evitiamo cibi grassi, piccanti, fritti, bevande alcoliche e bibite gassate.
  • Assunzione di acqua. Per favorire un corretto transito intestinale, ammorbidire le feci e ridurre la secchezza della cute in zona anale, si raccomanda un apporto idrico di circa 1,5/2 litri di acqua al giorno.
  • Attività fisica moderata. Un esercizio fisico regolare e moderato, come ad esempio 20- 30 minuti di camminata al giorno, favorirà la circolazione sanguigna e agevolerà la naturale regolarità intestinale.
  • Adeguata igiene intima. Ricordiamo di praticare un paio di lavaggi al giorno con acqua tiepida e detergente intimo delicato. Utilizziamo un asciugamano in cotone, tamponando senza sfregare sulla delicata zona anale e perianale.
  • Utilizzo di cuscini ortopedici. Per alleviare la sintomatologia dolorosa possiamo utilizzare un cuscino a ciambella (reperibile in farmacia o nei negozi di articoli sanitari). Si tratta di un accorgimento particolarmente utile a quanti di noi sono costretti a rimanere molte ore seduti per motivi lavorativi.

Queste indicazioni non sono sostitutive del rapporto medico- paziente. Per maggiori dettagli circa il prolasso emorroidario, rivolgiamoci a uno specialista.

 

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