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Emorroidi esterne causate da diarrea: quale regime alimentare seguire

Pubblicato il 14 Aprile 2016.

La stitichezza rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la malattia emorroidaria, tuttavia la stessa sintomatologia può essere associata alle emorroidi esterne causate da diarrea.

Adottando un corretto regime alimentare riusciremo a prevenire la comparsa del disturbo o ad alleviarne i fastidiosi sintomi

Le emorroidi esterne causate da diarrea necessitano di un regime alimentare mirato a regolarizzare il transito intestinale. È importante avere cura della propria alimentazione, soprattutto in casi come questo.

Emorroidi esterne causate da diarrea: quale corrispondenza?

La diarrea consiste in un aumento della quantità delle feci (superiore a 200 g al giorno), con più di tre evacuazioni giornaliere prevalentemente liquide.

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Durante l’evacuazione di feci liquide e ad alto tasso di acidità provoca irritazione del plesso emorroidario (cioè l’insieme di cuscinetti formati dai vasi sanguigni delle emorroidi); ciò determina infiammazione della mucosa e dei capillari, con comparsa di dolore, eventuale sanguinamento e possibile fuoriuscita delle emorroidi dal canale anale.

Prevenire gli episodi di diarrea seguendo un regime alimentare adeguato riduce la produzione di feci a pH acido, a beneficio della mucosa emorroidaria.

Quale regime alimentare dobbiamo seguire per contrastare la comparsa di emorroidi esterne causate da diarrea?

  • Dieta liquida. Assicura all’organismo il giusto apporto idrico, ovvero circa 1,5/2 litri di acqua a temperatura ambiente e tè, possibilmente diluito, per le sue proprietà astringenti. Evitare alcolici, superalcolici e caffè (a causa del suo effetto lassativo).
  • Dieta solida. Preferire cibi secchi come biscotti e cracker; potranno essere consumati anche riso in bianco, carote crude, banane e patate. Le fonti proteiche dovranno essere povere di grassi e facilmente digeribili: sono indicati pollo ai ferri e pesce azzurro, come il nasello.
  • Yogurt magro con fermenti lattici vivi. Contribuirà a reintegrare la flora microbica intestinale, diminuendo la quantità di batteri negativi, ripristinando la fisiologica motilità intestinale.
  • Succo di limone. Qualche goccia aggiunta a un bicchier d’acqua a digiuno prima dei pasti favorirà la regolarizzazione dell’alvo.

Ricordiamoci di seguire sempre il criterio della parsimonia, evitando di assumere cibi astringenti in maniera smodata che potrebbero provocare stitichezza, un ulteriore fattore di rischio per l’insorgenza della malattia emorroidaria.

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